Poche parole e sempre le stesse. Mi allontano e inizio a scattare. Il primo ritratto è sempre frontale con sguardo in camera, poi abbasso la macchina fotografica e mi avvicino di nuovo, in molti capiscono che ho finito e si allontanano. “No, no wait”. E’ solo una pausa, per scambiare altre due parole, sempre diverse stavolta. Alcune battute che ricordo.

“Scusami per la faccia ma vengo da Venezia dove ogni volta che vado mi ammalo”
“Posso saltare?”
“I miei genitori hanno fatto di tutto per farmi diventare un medico e sono diventato un prete”
“Sono turco ma sono esiliato in Belgio”
“Mi mandi le foto che scarti? Sono le mie preferite”
“’ndo devo guardà?” (Z)ZeroCalcare
“Odio la mia bocca”
“Si vede la spilletta?”
“Posso tenere lo zaino?”
“Le foto dello scorso anno le ho fatte girare tantissimo”
“Mi reggerà la sedia?”
“Fotografami come ti pare basta che non mi fotografi così”
clic

Torno da Ferrara con mio figlio che ha scoperto la gioia di vagare in bicicletta per una città con la sua splendida Francesca Leonardi all’ottavo mese.

Torno da Ferrara dove c’era il mondo. Grazie Elena Boille per la fiducia e grazie Rosy Santella per essermi stata vicino.

Shane Bauer

Juliet Jaques

Oscar Martinez

Tom Tomorrow

Ramses Morales Izquierdo

Can Dundar

One Shot Photography

Andrea Segre